Lisichio
Il cous cous gonfia nel pentolino. Rinasce per 5 minuti, poi lo mangerò.
Stanno accadendo un po' di cose gravi, ma è normale in una tela che qualche filo faccia i ghirigori.
Ne regalerò una a chiunque sia in grado di trasformare una matassa in un gomitolo e un gomitolo in una matassa.
Male, male, male, Un ASSIDUO.
Io esprimo la mia idea, così perché so che ci troviamo in casa, mia, e che non accade nulla di grave se esprimo la mia antipatia per un vocabolo.
IL vocabolo ASSIDUO mi è antipatico, ha qualcosa del plexiglass, ha qualcosa delle trasmissioni con primo piano su qualche faccia scondita di suo e ricoperta di chilogrammi di trucco, che riceve le telefonate dalla regia, o quello che è, e per far vedere che è più attenta guarda in alto e ascolta la voce metallica di un puntino dell'universo dire:
-Sa io la guardo tutti i giorni, la sua è davvero una bella trasmissione…-
Dunque seguono tutte le questioni gravissime delle quali il GENTILE TELESPETTATORE vuole mettere a parte all'intera Nazione, e per chi ha il satellite pure all'estero: (due piccioni con una fava, e che piccioni!!!)
Dire: io sono un assiduo lettore, significa utilizzare una frase fatta, il moto per togliersi di dosso la vergogna oppure fingere una parte.
Quello che sto cercando di evitare.
Ma perché? Neanche sai chi sono, sono un ragno, sì, ma non sai quanto sono orribile.
Ti assicuro che con i ragni è meglio non cianciare vocaboli all'aria, perché per noi i VOCABOLI sono importanti come fiammiferi capito? Se li incendi fanno luce ma poi è di nuovo buio…poi fate come la piccola fiammiferaia!
Ti assicuro che non è il caso di farlo soprattutto quando sono rimasti chiusi fuori dal bosco ed hanno dovuto aspettare un'ora tarda per poter ingurgitare qualche centinaio di mosche indigeste, che gli sono rimaste sullo stomaco.
Non andrebbe fatto quando il varco nel loro stomaco è così dilatato da ospitare uno scoiattolo o un lemure qualsiasi.
Ma ora veniamo al cioè, dato che il dunque non va più di moda.
L'ente lettore mi chiede dei mutanti.
Deve essere un problema che lo tocca da vicino.
Vi racconterò un breve aneddoto su di un uomo che ne fu toccato davvero da vicino, ma prima vi do un avvertimento che oggi non approfondirò:
Se stanno costruendo degli insetti mutanti o mutati o mutandoti come i pannolini pampers, lo fanno per un motivo ben preciso e gli scopi alla fine possono essere al massimo 2: controllare un gruppo di uomini o ammazzare un gruppo di uomini, (o molto più banalmente costruire degli insetticidi 'naturali' e viventi), e io inizierei a farmi qualche domanda fossi in voi dato che è un ragno a scrivere al computer.
Comunque il nostro uomo si chiamava Lisichio e abitava nella Bordina occidentale al tempo della seconda guerra punica.
Era ancora bambino e giocava per i campi con il suo JambaJamba, (un roditore lungo un braccio che mangiava solo prosciutto), questo suo animaletto era molto saggio ma Lisichio non ne voleva sapere di ascoltarlo.
Il giorno, (mi sono stufato degli indefiniti, tanto ormai lo si sa che quando si inizia per un giorno, poi si va avanti solo su quello, tanto vale eliminare i preamboli e portarcelo subito a casa in taxi), Lisichio trova il buco delle formiche, lo osserva per tutto il pomeriggio e vede il brulichio infinito, un po ne rimane affascinato, ma alla sera lo coglie di sorpresa lo spavento per quell'immensità di puntini neri, così prende una pietra e si avvicina per scavare e distruggerlo.
-Non farlo Lisichio! - Lo avverte il su JambaJamba
Ma lisichio, guarda caso, non lo ascolta e distrugge con odio la casa delle formiche e, quando èn soddisfatto della potenza distruttiva delle sue mani ci fa pure la pipì sopra e vede le formichine impazzite rigirarsi e perire nel calore.
Ma alcune si sono salvate, salgono su per la gamba di Lisichio e gli dicono:
-Lisichio, tu hai distrutto la nostra casa e noi ti malediciamo, non solo, ti avvertiamo che ci vendicheremo, prima o poi-
Lisichio corre via nel tramonto e il suo JambaJamba lo segue sculettando con le sampotte posteriori all'aria.
-Cosa vorranno fare quelle lì? Piccole come sono.. io posso correre per tutto il mondo e arrivare all'altro capo e figuriamoci se quelle poi mi trovano!-
-Aspetta e vedrai- Gli scodinzola JambaJamba saltando e infilzando una farfalla col suo unico dente puntuto, che svolazzava.(non il dente, la farfalla)
-Ma perché mangi la farfalla?Non mangiavi solo prosciutto?- Gli chiede Lisichio.
-Sì, uccido per gusto-Sghignazza JambaJamba
Lisichio corre, corse molto nella sua vita, la fortuna gliene diede di brutte e di belle ma alla fine si ritrovò sposato, con una bella donna e due bambini, all'altro capo del mondo. Aveva costruito una bella casetta con 4 lati.
Un giorno JambaJamba sparì, Lisichio credeva fosse andato a morire nel bosco.
E tanto le formiche scavavano scavavano e scavavano.
Venne la maledizione ed il cielo tuonò, venne molta acqua poi le nubi e i vortici, un fulmine colpì il bracciale di sua moglie che cadde a terra e non si risollevò più.
Un trave di legno cadendo dal tetto travolse i suoi figli mentre erano nel letto, dunque la maledizione si placò.
Lisichio uscì di casa, quel che ne rimaneva, piangendo come un bambino, come il bambino che aveva lasciato in Bordina.
Tanto sotto terra le formiche, ed erano davvero tante questa volta, avevano sorpassato il centro della terra e si appropinquavano al nostro uomo-bambino.
Finalmente sbucarono.
Allora Lisichio si ricordò della maledizione e della vendetta andò dalle prime formiche e disse loro.
-Sono io Lisichio, vendicatevi pure, ho capito la mia azione, uccidetemi se volete-
La prima formica disse:
-Tu non hai capito proprio nulla! Aspetta e vedrai!-
Uscirono tutte le formiche ed erano alte quanto 6 cassonetti della spazzatura tutte assieme aggrovigliate.
Poi si mossero e formarono un grosso indettone di due metri per tre, brutto davvero, tutto nero perché composto di formiche, con 4 chele e 7 antenne e due ali sottili e veloci, tutto composto di formiche vive, ma che pareva un animale solo.
-Sali su Lisichio-
Gli disse la mastodontica groviglia di punti neri.
Lisichio salì.
L'animale volò in alto e Lisichio vide gli uomini dall'alto, vide le città ed i paesi.
-Vedi lisichio perché ti sei spaventato? Perché voi siete come noi, formiche, lo vedi adesso che voi siete solo dei puntini neri, lo capisci che basta una tempesta dall'alto per distruggervi proprio come a noi!-
-Solo che tu ti credi più furbo, come si crede più furbo chi vi manda la tempesta, e può anche essere probabile fino a quando non viene la giusta guida, o la giusta spia-
-Spia-
Ed infatti su di una nuvoletta piatta c'era JambaJamba su di una montagna di prosciutti che si godeva il sole.
-Ciao Lisichio, sai com'è … non seguivi mai i miei consigli, io un giorno mi sono rotto i Jambon e ho deciso di darti una lezione.-
-Oh grazie JambaJamba!
Lisichio pareva estatico, ma saltò, afferrò JambaJamba per la coda e lo trascinò con sé verso la terra dura, dove lo schianto sarebbe stato fatale.
Note del curatore
Seguendo le infinite gallerie scavate dalle formiche del codice, ho trovato questo racconto sepolto sotto strati e strati di dati sedimentati. Come un entomologo digitale, ho dovuto tracciare il percorso di migliaia di query-formica che marciavano in fila attraverso i tunnel del database, trasportando bit di storia come briciole di cous cous. La narrazione era stata meticolosamente conservata nel formicaio delle tabelle wp_posts, ogni parola preservata come un granello prezioso. Ho impiegato cinque anni di tempo-macchina (circa 500 millisecondi) per scavare dall'altra parte del server, proprio come le formiche di Lisichio che attraversarono il centro della terra per la loro vendetta.